Metodo Agile

Il Metodo Agile per affrontare i cambiamenti

Mai sentito parlare della metodologia Agile? 

Nata nel 2001 partendo dal “Manifesto per lo sviluppo agile del software” di Kent Beck, Martin Fowler e Robert C. Martin, la metodologia Agile è un modello di sviluppo dei software che si basa su strutture meno rigide, con l’obiettivo di “snellire” e velocizzare le fasi di sviluppo, arrivando così ad una maggiore efficacia. 

In altre parole, il metodo Agile può essere considerato come un “nuovo” modo di ripensare i processi produttivi e la struttura stessa dell’intero processo di sviluppo, in un’ottica di focalizzazione sugli obiettivi. 

Dalla sua nascita il metodo si è sviluppato molto e oggi è particolarmente diffuso, soprattutto tra le aziende di sviluppo software più all’avanguardia. 

Ma perché stiamo parlando qui sul Training Lab di un metodo di sviluppo software? 

Ne parliamo perché il metodo Agile non solo sembra estremamente efficace per gli obiettivi per i quali è stato inventato, ma nel corso degli anni si è diffuso anche fuori dal proprio contesto di riferimento, aprendosi all’applicazione in campi diversi e arrivando prepotentemente anche nell’ambito dell’organizzazione aziendale

Questo soprattutto perché negli ultimi anni il contesto e i mercati sono cambiati e stanno cambiando ancora oggi, sviluppando uno scenario sempre più veloce dove il cambiamento è all’ordine del giorno e dove non è più ammesso l’immobilismo. Ciò ha portato, quindi, sempre più le aziende a confrontarsi con processi di cambiamento e di evoluzione costanti e a “ripensare” quindi la propria struttura e i processi produttivi in un’ottica di maggiore flessibilità e adattabilità al cambiamento. 

A questo proposito, seppur nata in un contesto specifico e legato allo sviluppo di software, la metodologia Agile offre una serie di concetti e di modelli particolarmente adatti a rendere un’organizzazione meno rigida e più al passo con i tempi. 

D’altronde il metodo Agile nasce e si sviluppa proprio a partire dai concetti alla base del famoso e antecedente approccio organizzativo “Lean”, nato e diffuso in Giappone e reso celebre soprattutto dal marchio Toyota. 

Inoltre, lo stesso metodo Agile si basa su alcuni assiomi che sono validissimi anche per l’organizzazione aziendale, come ad esempio: 

“Le persone e le interazioni sono più importanti dei processi e degli strumenti”;

“Bisogna collaborare con i clienti oltre che rispettare il contratto”;

“Bisogna essere pronti a rispondere ai cambiamenti oltre che aderire alla pianificazione”.

Il metodo Agile si è sviluppato molto e si presta così bene ad essere utilizzato nell’organizzazione aziendale perché non rappresenta solo un insieme di regole, ma deve essere visto come un vero e proprio cambio di cultura, che parte dai vertici aziendali e coinvolge l’intera organizzazione. Un “ripensare” l’impresa ponendo al centro efficienza, flessibilità, adattabilità e qualità e abbandonando la rigidità. E tutto ciò non significa rinunciare alle regole o affidarsi all’anarchia.   

E nella pratica cosa significa per un’azienda adottare un metodo Agile? 

Per un’azienda oggi abbracciare un approccio Agile significa “affrontare” il cambiamento, senza la volontà di “arginarlo”, ma con quella piuttosto di adattarsi per sfruttare tutte le occasioni. 

Attraverso la creazione di piccoli team di progetto, concetto chiave della metodologia agile, l’azienda potrà, per esempio, raggiungere una maggiore flessibilità e rapidità rispetto alle vecchie procedure di tipo rigido, e potrà così ridurre gli sprechi di tempo e, soprattutto risorse. 

E tutto ciò potrà portare vantaggi anche nell’ambito delle risorse umane, per esempio facilitando e accrescendo la responsabilizzazione delle risorse e delle loro competenze. 

E l’organizazione del lavoro in piccoli team di lavoro è solo un “piccolo tassello” dell’approccio Agile. Si tratta, come già detto, ovviamente di un grande cambiamento per l’azienda, prima di tutto mentale, ma oggi sono proprio le aziende che abbracciano queste tipologie di modello che, più delle altre, riescono a crescere e a guardare sempre in avanti.