Intervista Licia Montebugnoli

È la prima volta per tutti: cogliere l’opportunità dalla crisi per reinventare il futuro – Intervista a Licia Montebugnoli

Poco tempo fa, Licia Montebugnoli, partner PMC è stata intervistata da Filo Diretto Dirigenti, la rivista specializzata di settore di Federmanager, per parlare del contesto in cui le aziende oggi si trovano ad operare. Un contesto complesso, incerto e che non ha precedenti, all’interno del quale è importante per le organizzazioni tentare di cogliere ogni opportunità per affrontare la difficile situazione e “riprogrammare” il futuro.

L’intervista di Licia Montebugnoli per Filo Diretto Dirigenti di Federmanager

Licia Montebugnoli, partner di PMC S.r.l., società di consulenza direzionale e manageriale, è associata ANDAF dal 2010 e coach certificato Wave e Six Seconds. Nel suo passato ha ricoperto il ruolo di socio, consigliere di amministrazione e CFO, contribuendo alla trasformazione da impresa locale a gruppo internazionale quotato di una società bolognese. I cambiamenti vissuti e i diversi ruoli ricoperti l’hanno resa consapevole dell’importanza dei valori e del coinvolgimento dei team ai fini del risultato. Curiosità e formazione costante accompagnano il suo percorso; oggi la sua mission è condividere con le PMI le competenze e conoscenze acquisite in ambito Finance e Organizzazione aziendale.

Si parla spesso di mondo V.U.C.A. * un contesto di volatilità, incertezza, complessità e ambiguità. Quali sfide pone a tuo parere questo presente per i manager e le aziende?

Oggi abbiamo a disposizione strumenti, capacità, dati e modelli di ogni tipo. Ma nulla è stato in grado di prevedere ciò che il 2020 ci ha obbligato ad affrontare.

All’iniziale sgomento, si sono via sostituite capacità di analisi e di adattamento. Cosa posso cambiare del mio modello di business per proseguire con le attività? Come posso raggiungere i miei clienti in Italia e nel mondo? Il mio team quali nuove modalità di collaborazione può attivare?

Le aziende, gli imprenditori e i manager hanno iniziato a valutare il nuovo scenario, hanno individuato nuove opportunità. Questa è pianificazione strategica, lo strumento fondamentale di pianificazione aziendale, che mai come oggi si è trasformato in piano d’azione immediato! L’elaborazione del piano industriale, il suo aggiornamento periodico, il budget annuale e il controllo degli scostamenti, la gestione della tesoreria, l’elaborazione della road map aziendale cioè il piano di azioni concrete, sono tutte parti di un processo necessario per la grande azienda e ancora di più per la piccola e media impresa, meno abituata ad attività di programmazione vissute come complesse e distanti.

La pianificazione strategica del futuro avrà due nuovi vantaggi: la capacità di prevedere e sviluppare piani alternativi (piano B) necessari per affrontare i costanti e imprevedibili cambiamenti di scenario e la capacità di identificare le nuove opportunità da sviluppare.

La pianificazione sarà un elemento della nostra quotidianità. Un’abitudine e uno sforzo costanti e continuativi che allenano e sviluppano una nuova competenza: l’orientamento al cambiamento.

Una lezione del 2020 è che il cambiamento è quotidianità, non un fatto eccezionale. Imparare a gestirlo e ad accoglierlo è fondamentale. E il contesto V.U.C.A. sarà normale.

  • * Cosa significa l’acronimo “VUCA”?
    L’acronimo VUCA è composto da quattro lettere (V = Volatility, U = Uncertanty, C = Complexity, A = Ambiguity). Questi quattro elementi, rappresentano bene i tratti fondamentali di un mondo che sta cambiando rapidamente.
    Volatilità, perché il mondo in cui viviamo è in costante cambiamento, e diventa ogni giorno più instabile.
    Incertezza, poiché sta diventando più difficile anticipare gli eventi o prevedere come si svolgeranno.
    Complessità, perché un mondo imprevedibile non riesce sempre a fornire una chiara visione d’insieme di come le cose sono correlate.
    Ambiguità perché è raro che le cose siano completamente chiare o determinabili con precisione.

 

Come parte di un gruppo di “allenatori” di aziende e professionisti, quali competenze oggi senti mancare e quale supporto spesso vi viene chiesto per far fronte al cambiamento?

Lavoriamo con imprenditori e amministratori delegati, cioè con le persone che determinano le scelte aziendali e guidano team di persone con diverse caratteristiche.

Il nostro approccio parte dalla vision, dalla mission e dai valori aziendali: che si tratti di pianificazione strategica, di attività di acquisizione e integrazione, di consulenza aziendale, la comprensione della cultura aziendale è fondamentale. Un modo di vivere e respirare l’azienda da comunicare e condividere con tutte le risorse: questo contribuisce all’engagement del team, elemento alla base del successo di ogni impresa e della sua capacità di trattenere le risorse. L’esperienza come manager prima e come consulenti oggi conferma che il successo di ogni iniziativa passa dal coinvolgimento del team, dalla sua motivazione e dalla fiducia sviluppata verso i leader e tra i membri che compongono il team.

L’engagement del team si attiva e si alimenta con l’approccio della gestione per obiettivi. Allenarsi per un obiettivo preciso, come per una gara sfidante, è del tutto diverso rispetto all’allenamento fine a sé stesso, senza un obiettivo da raggiungere.

I leader del futuro saranno a supporto delle risorse, con il team al centro di organizzazioni flessibili, organigrammi sempre più piatti che stimolano la responsabilità e l’autonomia dei singoli: un leader in costante formazione che utilizza sia l’intelligenza emotiva sia le proprie competenze tecniche, senza dare nulla per scontato ed acquisito.

 

Come esperta di processi finance ed anche come coach quale consiglio ti senti di dare per prepararsi a ripartire per ricostruire un futuro oggi difficile da immaginare?

Formazione, condivisione, ascolto, impegno, strumenti.

La formazione aziendale costante, promossa dall’azienda e autonoma, permette di acquisire serenità nello svolgimento delle proprie attività (allenamento costante!). Anche tra colleghi: informiamoci sulle attività delle altre funzioni aziendali e rendiamoci disponibili a fornire informazioni sul nostro lavoro in maniera chiara e utile.

Condivisione attraverso la comunicazione. Se scarsa genera frustrazione, noia, bassa motivazione, Una comunicazione sincera attiva fiducia e motivazione, strumentali al raggiungimento degli obiettivi. Il coach esterno offre strumenti e supporta per il rispetto delle scadenze.

Ascoltare in maniera aperta, senza barriere, permetterà lo sviluppo del pensiero critico e di una fiducia intelligente. Un atleta ascolta sé stesso e la sua squadra: ogni singolo membro è utile per l’azienda nel suo complesso.

Impegno costante: come persone di numeri sappiamo che il rispetto delle scadenze e la disciplina sono alla base del nostro lavoro. Ogni giorno e tutti i giorni.

Strumenti: l’implementazione di nuovi strumenti e l’utilizzo a pieno regime di quelli disponibili. Strumenti snelli e strumenti complessi che siano al servizio delle attività aziendali, fonte di contatto tra le risorse e di dati per effettuare le analisi necessarie alle diverse funzioni aziendali.

In PMC utilizziamo un business game per lo sviluppo delle competenze manageriali: uno strumento che attraverso il gioco allena alla pianificazione, al lavoro per obiettivi condivisi, ad individuare processi “agili” e a costruire team performanti, tramite un ascolto attivo e divertito, una formazione nel gioco.