La valutazione delle Start Up

La valutazione delle Startup è un processo complesso, non a caso è anche detta la “valle della morte” – una definizione che identifica il momento di flessione di un’iniziativa imprenditoriale, collocato tra la fase di Ricerca e Sviluppo e quella di ingresso nel mercato.

Tipicamente corrisponde al momento in cui vi è un prototipo realizzato, ma occorre trovare le risorse finanziarie per avviare la produzione e commercializzare il prodotto/servizio.

Abbiamo letto in tante occasioni che i Venture Capital sono la fonte più concreta di liquidità per la start up, prima ancora di crowdfunding e del sostegno delle banche. I bandi richiedono dei tempi molto lunghi ed hanno esito molto incerto per il numero di progetti che partecipano (da tutta Europa spesso!), per cui ben vengano, ma meglio non contare solo su queste iniziative.

Valutazione Startup: Determinazione del valore

Come possiamo effettuare una corretta valutazione della nostra startup?

Determinare il valore di una startup è un’attività estremamente complessa. A volte si cerca la formula magica e in molti sostengono che si avvicini più a un’arte che a una scienza esatta.

In realtà, in base allo stadio di sviluppo in cui si trova la startup, è possibile applicare numerosi metodi di valutazione che minimizzano l’arbitrarietà del risultato finale.

Vediamo i principali metodi applicati:

Alcune società di consulenza arrivano a fornire una valutazione della startup utilizzando contemporaneamente tutti i metodi citati, dando ad ognuno un peso specifico sul totale, in base a determinati parametri del business.

Noi solitamente ci basiamo solo su alcuni di questi metodi, due o tre, in base allo stadio di sviluppo dell’idea imprenditoriale, alle caratteristiche del business e alle competenze presenti. Si tratta dei metodi Berkus, DCF e Venture Capital.

Chi decide di investire in una startup in fase early stage, non si basa solamente sul prodotto ma nella valutazione della Startup prende in cosiderazione altri parametri tra cui: il team, la scalabilità, la replicabilità etc.

Il metodo DFC e il Venture Capital sono probabilmente i più noti a tutti, quindi vediamo brevemente insieme il metodo Berkus.

Valutazione Startup: il metodo Berkus

Il metodo Berkus, largamente utilizzato nella fase “early stage”, si basa sulla seguente semplice struttura: a seconda della grandezza del mercato di riferimento si attribuisce un valore che varia da 0 a 500.000 euro, a ognuna di queste 5 voci:

  • Prototipo Funzionante (Rischio tecnologico)
  • Relazioni strategiche (Rischio mercato e rischio competitivo)
  • Prodotto già lanciato e/o venduto (Rischio finanziario o di produzione)
  • Qualità manageriali del team (Rischio di esecuzione)
  • Proposta di Valore (Rischio prodotto)

Nel caso in seguito alla valutazione, una startup ottenga il massimo punteggio in tutte le voci, avrà una pre-valuation money di 2,5 milioni di €.

Seppure sia un metodo abbastanza efficace, suggeriamo di controllare e supportare il risultato ottenuto mediante l’utilizzo di almeno un’altra metodologia. Soltanto a quel punto potremo ritenere di avere in mano una valutazione affidabile in base alla quale potersi proporre a terzi finanziatori.

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