Pianificazione strategica

La gestione del cambiamento nella Pianificazione Strategica

Questo è tipicamente il periodo della pianificazione strategica e, in quasi tutte le aziende, i manager sono alle prese con l’analisi dei problemi che hanno portato ai gap rispetto alle performance attese: calo delle vendite, riduzione delle marginalità, diminuzione delle quote di mercato, etc. Cosa non è andato come doveva? Quali previsioni si sono rivelate errate? Si tratta di un momento di importanti valutazioni, per ricalibrare gli obiettivi e ripartire con una nuova pianificazione per il periodo successivo.

Le emozioni che serpeggiano sono frustrazione e sfiducia e la sensazione è quella che il lavoro di pianificazione strategica non porti realmente ad approcci innovativi ed efficaci. A volte la percezione può essere quella che si continui a rispondere alle nuove sfide attraverso l’applicazione ripetitiva di vecchi schemi.

È in questi casi però che la capacità di saper gestire i cambiamenti può essere di aiuto, attraverso l’applicazione dei suoi elementi caratteristici:
immaginazione, esplorazione e celebrazione. Vediamoli declinati nell’ambito delle attività di pianificazione strategica:

Immaginazione

Immaginazione, ovvero la focalizzazione sulle soluzioni piuttosto che sui problemi. Nella pianificazione strategica questo vuol dire concentrarsi sullo sviluppare almeno 2-3 scenari alternativi che siano in grado di raggiungere gli obiettivi in questione, 2 di questi che dovrebbero sempre essere l’uno opposto all’altro. L’approccio deve poi permettere di allargare il tavolo di lavoro ad altre persone con esperienze diverse che possano aiutare a vedere altri eventuali alternative.

 

Esplorazione

Esplorazione, intesa come approccio coraggioso alla sperimentazione veloce delle alternative e seguita da un’attività di raffinamento progressivo della strategia sulla base dei dati raccolti sul campo. Se si parte infatti dal presupposto che l’esecuzione della strategia debba avvenire solo quando si è pianificato tutto alla perfezione, si rischia di non partire mai, bloccati dalla paura di sbagliare qualcosa.

Celebrazione

Solitamente le attività di pianificazione strategica si concentrano solo a fine anno e sono quasi sempre caratterizzate dal poco tempo a disposizione per definire obiettivi, strategie e azioni. In queste condizioni però, diventa assai difficile valutare come sono andate le cose e soprattutto si rivela ancora più arduo identificare quelle che sono andate bene.

Come detto, siamo più concentrati a ciò che non ha funzionato e questa è una pessima consuetudine nella pianificazione strategica che non ci permette di raccogliere in maniera completa gli elementi di successo delle strategie e ci impedisce di poterle condividere perché possano essere ripetute di nuovo o utilizzate da altri come alternative. In ottica di pianificazione strategica, celebrare quindi significa prendersi molto più spesso degli spazi per valorizzare i successi ma anche gli errori fatti in un’ottica di apprendimento e sviluppo delle strategie ed azioni future.

La gestione del cambiamento è uno dei 5 driver che caratterizzano la performance organizzativa, oltre a motivazione, lavoro in team, capacità di esecuzione e fiducia così come sviluppato da Six Seconds attraverso il modello Vital Signs.
La capacità di una organizzazione di avere chiaro quali siano i fattori che, se sviluppati, impattano direttamente sui risultati diventa oltremodo importante quando ci si trova a definire le strategie che permetteranno il successo nel futuro.

Scrivici se vuoi vedere in concreto come applicare il driver gestione del cambiamento nelle attività di pianificazione strategica.