Il budget patrimoniale operativo – il piano finanziario

Affrontiamo l’ultima parte dedicata al budget patrimoniale, composta dallo stato patrimoniale e dal rendiconto finanziario.

1) STATO PATRIMONIALE

Il prospetto utilizzato per la redazione dello Stato Patrimoniale di budget deve essere impostato in modo tale da riflettere correttamente le macro aree rappresentative dell’azienda. Noi raccomandiamo di avvalersi almeno di un prospetto che sia confrontabile con lo Stato Patrimoniale predisposto in sede di chiusura del bilancio d’esercizio, in modo da consentire il confronto dei dati previsionali con quelli a consuntivo. Altri report patrimoniali, anche sezionali e di dettaglio, possono essere introdotti per la natura del business e il tipo di analisi che si vuole effettuare e a supporto dei valori esposti nel prospetto generale.

 

Seguendo l’ordine esposto nel prospetto, ripercorriamo il criterio per la determinazione dei valori di maggiore rilevanza.

  • A) TANGIBLE ASSETS (Immobilizzazioni materiali) e
  • B) INTANGIBLE ASSETS (Immobilizzazioni immateriali):

La proiezione del valore di budget patrimoniale degli Assets si ottiene attraverso la simulazione degli ammortamenti attesi sugli “investimenti totali in essere” (Valore di fine anno corrente + acquisti previsti a budget – dismissioni e cessioni previste = investimenti totali in essere). Alcuni software forniscono i dati necessari con pochi semplici passaggi a sistema; diversamente, è prassi avvalersi di un file excel di dettaglio in cui replicare i cespiti, la movimentazione dell’esercizio e l’ammortamento sulla base delle aliquote applicate dall’azienda.

  • C) Inventory (Magazzino): la stima del magazzino è un passaggio piuttosto delicato nella fase di budget. L’andamento delle scorte influenza notevolmente la dinamica del CCN, ovvero la cassa, ed è fondamentale altresi determinare quale sia il giusto livello di scorte da mantenere sulla base delle vendite attese e del lead time.

La valorizzazione del magazzino di budget dovrà inoltre riflettere l’andamento dei prezzi delle materie prime e degli altri costi di produzione che concorrono alla formazione del costo unitario prodotto.

Infine, il metodo adottato per la valorizzazione del magazzino (LIFO, FIFO, costo medio ponderato,….) sarà un altro fattore che influenzerà il valore delle scorte, soprattutto per i business con andamento dei costi di produzione molto variabile.

  • D) Receivables (crediti):
    1. Trade receivables (Crediti verso clienti): il calcolo più frequentemente applicato per la stima del valore dei crediti verso clienti si basa sulle vendite mensilizzate e sui giorni medi di incasso: applicando il numero di giorni medi di incasso storico alle vendite previste si ottiene il valore dei crediti da incassare. Per le aziende che dispongono di linee di factoring pro-soluto o altre forme di anticipazione del credito, il calcolo dovrà tenere in considerazione l’andamento di queste variabili per fornire una previsione più accurata sia dei crediti che (di conseguenza) del cash flow;
    2. Nella voce “other receivables” si raccoglie una serie di crediti diversi (dai crediti tributari, a quelli previdenziali, a crediti verso dipendenti, crediti verso fornitori, …. ). Qualora la voce fosse di importo significativo, si suggerisce la predisposizione di un prospetto di dettaglio per calcolare le componenti più rilevanti del saldo.
  • E) e F) Bank loans and other financing (debiti bancari e altri finanziamenti): il saldo della voce espone il debito residuo alla fine dell’ esercizio successivo, sulla base dei piani di rimborso e delle nuove accensioni, distinguendo tra E) quote a lungo termine, ovvero in scadenza oltre l’esercizio successivo, e F) debiti a vista e in scadenza entro i dodici mesi successivi.
  • G) Trade payables (debiti verso fornitori): analogamente a quanto indicato per i crediti verso clienti, il metodo più frequentemente utilizzato per la stima del valore dei debiti verso fornitori si basa sugli acquisti mensilizzati e sui giorni medi di pagamento: applicando il numero di giorni medi di pagamento agli acquisti si ottiene il valore dei debiti alla fine del periodo di riferimento. Laddove i tempi di pagamento fossero significativamente diversi tra le categorie di fornitori più importanti, si raccomanda di entrare maggiormente in dettaglio nel calcolo, al fine di garantire una più accurata pianificazione finanziaria.

2) Veniamo ora alla predisposizione del RENDICONTO FINANZIARIO, che fornisce indicazioni sull’andamento delle risorse finanziarie e mostra come si genera la differenza di cassa da un esercizio all’altro, in conseguenza a quanto riflesso nel conto economico e nello stato patrimoniale.

La rappresentazione del rendiconto finanziario relativo al nostro esempio è esposta di seguito:

Risultato dell’esercizio 408.730
Voci non monetarie 21.000
(ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti,…) 106.222
535.952
Variazione del circolante
– variazione di magazzino (95.520)
– variazione dei crediti verso clienti (138.695)
– variazione dei debiti verso fornitori 77.266
– variazione di “altri crediti e altri debiti” (93.970)
Flusso derivante dalla gestione operativa (250.918)
Flusso derivante da attività di investimento (182.000)
Flusso derivante dall’attività di finanziamento (50.000)
Movimenti di Patrimonio netto (6.847)
Cassa ad inizio del periodo 123.224    
Flusso di cassa dell’anno 46.188  
Saldo di cassa alla fine del periodo 169.412    

A fronte di un risultato economico pari a Euro 535.952 (con esclusione delle poste non monetarie, in quanto non influenzano le entrate e le uscite di cassa), la gestione dell’anno prevede un assorbimento di cassa per effetto del circolante pari a Euro 250.918, un assorbimento di cassa per attività di investimento pari a Euro 182.000, un assorbimento di cassa per attività di rimborso finanziamenti per Euro 50.000 e movimenti di patrimonio netto per Euro 6.847. Per effetto di quanto stimato nel nostro budget, nell’esercizio verrà quindi generata cassa netta per Euro 46.187,63.

 

Si chiude qui la rassegna di appunti dedicata al budget patrimoniale e operativo.

A partire dalla prossima uscita di Sticky Notes ripercorreremo la procedura di chiusura del bilancio d’esercizio.

Contattaci per maggiori informazioni.